I prossimi 24 e 25 settembre il Presidente della Regione Marco Marsilio ha lanciato l’Abruzzo Economy Summit, a Pescara presso l’Aurum: “Veri e propri Stati Generali sull’economia abruzzese, incentrati sui temi della crescita e dello sviluppo”, così almeno si legge nelle comunicazioni diramate per promuovere l’iniziativa. Un evento importante istituzionale e basato su temi attualissimi e su argomenti dirimenti, come l’economia, la crescita e lo sviluppo tanto da prevedere un gran numero di incontri e di relatori, ben 31, che racconteranno l’Abruzzo e le sue necessità per uscire dalla crisi. Il genere femminile, quand’anche capace, protagonista nel campo dell’imprenditoria, delle professioni e nella gestione di piccole e grandi aziende, sarà rappresentato da una sola donna.
Maria Fiorella Rotolo, componente del Comitato per le Idee del Partito Democratico abruzzese, esperta di leadership al femminile, si chiede “come mai donne che quotidianamente si confrontano con la necessità di avere voce e raccontare il loro impegno in ambito imprenditoriale, sociale, politico, universitario; donne che nel silenzio hanno portato avanti attività familiari e risanato conti economici per imprese ormai ‘bollite’; donne che hanno creato imprese ex novo in aree dell’Abruzzo affaticato e spento dalle tristi disavventure economiche, sociali e da un anno e mezzo, anche sanitarie, non si ritiene opportuno, utile, doveroso per la comunità, invitarle ad Abruzzo Economy Summit. Purtroppo – continua – in Italia ci sono organizzazioni, società e in questo caso organi territoriali come la Regione Abruzzo in cui si ritiene che le politiche economiche e le visioni per il futuro siano di pertinenza solo degli uomini. Eppure sono molte le protagoniste che da anni dimostrato in Italia e all’estero che il loro talento può fare la differenza e quanto potrebbero essere di aiuto per le donne più giovani che cercano referenti e modelli da cui trarre ispirazione”.
Lorenza Panei, portavoce regionale della Conferenza delle Donne Democratiche, sottolinea: “È di ieri la notizia che la parità retributiva tra i generi è legge della Puglia, la Conferenza nazionale delle Democratiche ha dedicato la sua prima Agorà proprio al lavoro intitolandola proprio ‘Il lavoro delle donne’, incontro di proposte a cui ha partecipato pochi giorni fa, fra gli altri e le altre, anche il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando. E intanto sul nostro territorio succedono cose di questo tipo”.
Per Marielisa Serone e Michele Fina, responsabile Politiche per la parità e segretario del Partito Democratico abruzzese, “la parità di genere è un principio fondamentale dell’ordinamento europeo e della Costituzione italiana: bisognerebbe considerarla quindi presupposto per un sistema equo di cittadinanza, convivenza e sviluppo socioeconomico. È nostro compito promuovere il superamento delle differenze retributive tra i sessi, per garantire l’effettiva partecipazione delle donne all’organizzazione sociale, economica e politica. E questo passa anche – ma vorremmo dire soprattutto – dal consentire una partecipazione equa ai processi decisionali, di spinta ed elaborazione intellettuale e programmatica. In questo processo le donne, che rappresentano la metà del genere umano, non possono mancare. Anzi, non possono essere messe fuori”.
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