Nel 113esimo incontro della rubrica “Dialoghi, la domenica con un libro” Marielisa Serone D’Alò (filosofa e ideatrice di contenuti audiovisivi, responsabile “Politiche per la parità e diritti” del Partito Democratico abruzzese) e Quirino Crosta (vicepresidente e responsabile del Dipartimento diritti del Pd Abruzzo) si sono confrontati con la senatrice del Pd Monica Cirinnà. E’ stato presentato il libro scritto da Cirinnà assieme ad Anton Emilio Krogh “La forma del cuore” (MURSIA).

Serone D’Alò l’ha definito un “crocevia fra la letteratura e temi che riguardano le persone e il loro modo di stare insieme. Si parla di amore, di amicizia, di politica, quella fatta per agevolare la vita delle persone. E’ una storia d’amore vera, tra due persone esistenti, una soldata e una suora, anche se tutelate da pseudonimi. Si parla e riguarda anche la legge Cirinnà, approvata per dare più diritti a persone dello stesso sesso. Tra gli spunti ci sono quello del corpo delle donne come luogo delle decisioni altrui e delle alleanze”.

Crosta ha detto che leggendo il libro è stato “toccato e colpito da alcuni aspetti, in particolare il tema dell’amore trattato attraverso due donne. I loro nomi palindromi, Ada ed Eve, fanno pensare alla possibilità di ricominciare a raccontare qualcosa daccapo, essere non quello che gli altri e la società vorrebbero che si fosse. Un altro tema presente e molto attuale è quello del cammino e del cambiamento. Questo libro in definitiva auspica che alla forma del cuore si adatti la forma della politica, acquisendo così il suo senso più alto. Tutti noi in questo percorso possiamo fare la differenza, il nostro comportamento può diventare un modello per chi ci guarda”.

Cirinnà ha spiegato: “E’ il mio primo romanzo con un fondo fortissimo di verità e con una parte che corrisponde di fatto a un saggio di politica. L’amore deve essere il filo conduttore della visione olistica della politica, da adottare. Tre anni fa partecipai a un’assemblea del Pd a Pietralata e conobbi una ragazza molto giovane che si mi confidò di essersi innamorata di una suora, da qui è nato lo spunto. E’ un libro che va letto perché vanno capite le storie della vita: credo che possa essere un aiuto per tanti giovani sapere che il loro coraggio può aiutare altri ad avere coraggio, che serve anche in politica perché questi temi sono la vita di tante persone. Agire la politica è fondamentale ma significa anche agire il conflitto che è necessario per arrivare alla decisione su alcuni temi, un’evidenza che è stata per troppo tempo nascosta. In questo va sottolineato il coraggio di Enrico Letta, è stato molto più coraggioso dei segretari precedenti su questioni come il ddl Zan. I diritti nel Pd oggi sono un tema ideale, valoriale, fondativo, vanno distinti in due categorie: i diritti umani, che comprendono quelli civili, sociali, di genere e tutti quelli che afferiscono alla vita quotidiana della persona e i diritti del pianeta. Tra i due gruppi non vanno fatte distinzioni né gerarchie, bisogna tenerli assieme”.

Dalla centesima puntata la rubrica si presenta in veste rinnovata, avvalendosi della collaborazione di Michele Fina con l’attore Lino Guanciale, con Giovanna Di Lello (direttrice del John Fante Festival “il dio di mio padre”) e con Massimo Nunzi (compositore e direttore d’orchestra, trombettista e divulgatore).

La registrazione del dialogo è disponibile qui.