“Nel decreto aiuti quater ci sono cose buone e cose nuove, solo che quelle buone non sono nuove e quelle nuove non sono buone. Sono buone quelle in scia con le misure ‘aiuti’ precedenti contro il caro energia, mentre tra le nuove spicca il supercaos sul superbonus: andirivieni incomprensibili, giocate con norme che hanno una durata di qualche settimana”: lo ha detto rivolgendosi al governo il senatore Michele Fina nel corso della discussione in Aula sul decreto aiuti quater.
Fina ha proseguito: “Avete uno stile di governo che conduce al fallimento 50mila imprese edili italiane che trascineranno con loro fornitori, condomini, proprietari di case, professionisti, che si preparano tutti ai contenziosi: un rapporto tra Stato e privato basato sulla slealtà. Chiedo a Forza Italia che ha qualche contatto col territorio: a voi cosa dicono le imprese, i costruttori?”
Il senatore del Pd ha elencato le dichiarazioni contraddittorie: “A febbraio 2022 Salvini dichiarava che è fondamentale andare avanti sulla via del superbonus, a settembre Meloni prometteva che non ci sarebbe stata modifica della normativa per chi aveva già iniziato i lavori, poi si impone la scadenza del 25 novembre che diventa per porre rimedio a una vacatio legis il 31 dicembre. Nel frattempo il senatore Liris, uno dei relatori, auspicava un prolungamento. Abbiamo il forse al potere. Il senatore Liris conosce come me il presidente di Ance L’Aquila Gianni Frattale che ha dovuto arrivare a dire ‘non chiamatelo Superbonus ma superenalotto’. Liris, vi suggerisco che il miglior modo di risolvere i problemi è non crearli”.
Fina ha concluso: “Avete inoltre una idea sbagliata di transizione energetica. L’efficienza energetica è la priorità assieme allo sblocco dell’energia rinnovabile, altro che trivelle. Anche quando seguite la strada della transizione ecologica lo fate male, la dimostrazione sono le norme insufficienti sul teleriscaldamento. Noi a differenza vostra siamo impegnati verso il futuro, verso una transizione davvero buona e nuova”.
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