“Ieri la Camera ha dato il via libera al decreto milleproroghe con il voto di fiducia. Non c’è nel testo normativo la proroga delle norme sul dimensionamento scolastico di cui mi ero fatto promotore in Senato e questo sarà un grave danno al comparto della scuola – così in una nota il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese – con un mio emendamento al milleproroghe avevo chiesto di rinviare il taglio al dimensionamento per avere il tempo di riflettere su una riforma più ragionevole. Invece la norma voluta dal governo, e inserita nella legge finanziaria 2023 all’art.1 comma 557, prevede un innalzamento della popolazione scolastica da 500 a 900 studenti per il mantenimento degli istituti comprensivi. Una scelta che determinerà un duro colpo per le scuole, soprattutto quelle delle aree interne e di montagna, con la cancellazione di dirigenze scolastiche, tagli al personale e infine anche la chiusura di plessi scolastici. Rischiamo di perdere, nei prossimi anni, il 30% delle scuole e, come noto, ogni volta che si chiude una scuola si indebolisce una comunità. Bene hanno fatto il sindacato a far sentire forte la sua voce e le Regioni Campania, Toscana, Emilia Romagna e Puglia ad impugnare la norma davanti alla Corte costituzionale: auspichiamo lo faccia anche la Regione Abruzzo per difendere l’istituzione scolastica e le nostre aree interne”.
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