“Il rione Parco Verde di Caivano è una periferia sociale oltreché urbana. ‘Più di seimila abitanti, nessun servizio, dodici piazze di spaccio, una sola scuola e i bambini che giocano cercando di scansare le siringhe usate dai tossicodipendenti’. Così scrive il Mattino nel dare la notizia terribile dell’ennesimo stupro di gruppo, questa volta a danno di due cuginette di tredici anni, ancora una volta per mano di un branco di coetanei. Siamo davanti ad un fenomeno che interroga le coscienze prima ancora e insieme alle nostre responsabilità pubbliche. Intervenire per ristabilire connessione tra convivenza sociale, relazioni personali, sostegno economico, istruzione, soprattutto tra i più giovani, è un dovere non più rinviabile”. Così in una nota il senatore del Pd Michele Fina.
“Prioritario sotto ogni punto di vista è rendere le valutazioni e le azioni legate a questi accadimenti fatti politici significativi, che generino un cambiamento istantaneo della situazione via via sempre più grave. Femminicidi e stupri all’ordine del giorno fanno del nostro paese un Paese che ha un problema grave riguardo un fenomeno strutturale e culturale legato a misoginia, sessismo e assenza totale di educazione al consenso. Non va soltanto affrontato il fenomeno applicando e potenziando le leggi vigenti in materia ma va riformulato il punto di vista, educato il pensiero e va ridefinito il senso comune sul significato dei gesti e delle relazioni fra le persone. Dobbiamo schierarci convintamente dalla parte della cultura del consenso- continua- fare politiche, potenziare strumenti normativi, centri antiviolenza, progetti nelle scuole di ogni ordine e grado, promuovere politiche di genere dentro le aziende, nelle organizzazioni. La violenza contro le donne è un fatto politico di enorme portata; lo è sempre e in particolare nel nostro tempo. Per questo deve essere tra le nostre priorità assolute”.
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