Bonafoni ha detto che “questo percorso dimostra che la politica può essere un luogo possibile di costruzione del futuro. Qui la comunità del Pd sta facendo un lavoro importante di ricostruzione. Dobbiamo a tutti livelli ridare identità al nostro partito, recuperare il rapporto con i conflitti, fare spazio e allargare la nostra base di riferimento, la nostra fotografia, ad esempio alle donne, ai bambini, ai migranti”.
Per Fina “occorre mettere le nostre idee al passo di chi fa più fatica, come già ha detto la nostra segretaria nazionale. La Costituente all’Aquila dà l’opportunità di incontrarsi a tante e tanti che in questi anni nel partito hanno fatto fatica e può essere un suggerimento per quello che dobbiamo fare a livello nazionale: un’alleanza costituzionale tra forze politiche, civiche, sindacati, cittadine e cittadini, che guardi anche all’Europa come soggetto di pace. In questo territorio succedono fatti molti gravi, il tema dell’hackeraggio della Asl dell’Aquila è molto più grave di quello che sembra, a cominciare dalla compravendita dei dati. Ci vorrebbe una grande mobilitazione: chi ne risponde? Cosa ha fatto la Regione per impedirlo? Quando ce lo spiegherà il Presidente Marsilio?”.
Emanuela Di Giovambattista, segretaria del Pd dell’Aquila, e Nello Avellani, coordinatore della Costituente “L’Aquila Domani”, hanno sottolineato che l’iniziativa “è stata un momento di confronto, e di bilancio, sul percorso fatto fino ad oggi, ma ci ha dato anche l’occasione di rilanciare, di dire e dirci che la Costituente dovrà andare avanti nei prossimi mesi, anzi si dovrà strutturare, per accogliere e far sentire davvero partecipi tutte e tutti coloro che vorranno darci una mano a costruire un nuovo Partito Democratico sul territorio, aperto, accogliente e plurale. Vogliamo proseguire, insieme, il percorso comune avviato con la Festa dell’Unità, mettendoci all’ascolto della città – come abbiamo fatto in assemblea – ritessendo relazioni col mondo sindacale, associativo, dei movimenti, con le realtà più vive e vitali del territorio. Un percorso che è solo all’inizio e che, per esistere, deve continuare a nutrirsi di energie nuove, con l’obiettivo di contrapporre alle destre che governano città e regione un campo largo, progressista, capace di offrire una alternativa credibile. La partecipazione di Michele Fina e di Marta Bonafoni è un riconoscimento importante per noi, ci dice che la strada intrapresa è quella giusta”.
Tettamanti ha detto: “L’obiettivo è ripristinare il concetto di partito come strumento di rappresentanza della base, del popolo. Il rinnovamento è possibile”.
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