“A favore di telecamere e con un singolare cruciverba alle spalle, il vicesegretario Bignami lancia la sua candidatura alla Presidenza della Regione Emilia Romagna, del tutto disinteressato a una terra piegata dall’alluvione e dalla lentezza da bradipo del suo Governo. Naturalmente nemmeno Fratelli d’Italia avrà mai il coraggio di candidare chi si è mascherato da nazista, ma Bignami questo per ora lo ignora e snocciola risultati sulla risposta all’alluvione che vede solo lui; non le cittadini e i cittadini romagnoli e chi li rappresenta da amministratrici e amministratori, costretti ogni giorno a denunciare ritardi e assenze. Al massimo dell’ispirazione, Bignami dice che i cambiamenti climatici sono colpa degli ambientalisti e poi arriva a dire che la mancata nomina di Bonaccini commissario è colpa del Pd, non del Governo. Una perfetta sindrome da proiezione psicologica. Probabilmente causata dalla vergogna che nelle fila degli autonomisti di destra è tanta, con un grave precedente che potrà rivolgersi contro chi oggi lo ha usato. Bignami è un candidato della vergogna insomma, che fa capire come, fin dall’inizio, il Governo abbia pensato alla tragedia che ha colpito l’Emilia Romagna come alla migliore occasione per mettere in piedi una macchina d’assedio elettorale. Peccato che se il generale poi è Bignami, e le risorse sono scarse e lente, anche il più cinico dei disegni diventa crudele e ridicolo”. A scriverlo in una nota e il tesoriere del PD, Michele Fina.
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