“Abbiamo rimesso in campo il partito e la sua capacità di stare sui territori. Il resoconto delle attività che presentiamo oggi le abbiamo fatte assieme in unità, collaborazione, comunità”: lo ha detto Michele Fina nel corso della conferenza stampa organizzata a due anni dall’elezione a segretario del Partito Democratico abruzzese. E’ stato presentato un dossier che ricapitola il lavoro svolto nei 24 mesi.
Annunciati anche i prossimi passi che porteranno alla costruzione di un’alternativa alla fallimentare amministrazione regionale, che passa, nel solco dell’approccio seguito finora, per l’apertura e il confronto. “Dialoghiamo – ha spiegato il segretario del Pd Abruzzo – con le forze politiche di centrosinistra e i corpi intermedi, con le forze sociali, associative, economiche, ma vogliamo farlo sulla base di un’alternativa di progetto da costruire assieme all’Abruzzo”.
Fina ha spiegato il percorso: “Assieme alla nuova segreteria regionale stiamo lavorando a un documento delle idee per l’Abruzzo che invieremo ai nostri circoli: replicheremo quanto fatto sul livello nazionale dalla segreteria di Enrico Letta. Questo pacchetto di idee lo condivideremo con un Comitato delle Idee costituito da cinquanta personalità esterne al partito, una sorta di comitato scientifico che rappresenterà la società civile, le forze imprenditoriali, il mondo accademico e sindacale che attraverso il Pd daranno una mano all’Abruzzo. Il documento sarà la base di confronto con le forze sociali ed economiche che”, ha spiegato Fina, “non riescono a dialogare con la Regione. Noi continuiamo a perseguire in modo sistematico la strada del confronto e del dialogo. Sono stati due anni di fallimento della Regione Abruzzo, dettati dalla lontananza dai problemi del presidente che è stato occupato a fare il capo partito. Il continuo litigio tra le forze regionali di maggioranza si è trasferito sui territori e nel frattempo la Giunta lenta è diventata ferma. Basta chiedere a un operatore sanitario cosa ne pensa di chi li ha guidati nel corso dell’emergenza sanitaria. La guerra alla pandemia è stata senza generali e colonnelli, difficoltà aggravata da una gestione opaca”.
Dopo il lungo periodo di attività politica a distanza torno quella in presenza, che avrà un passaggio importante il prossimo 25 luglio ad Atri, con l’Assemblea regionale. Presenti in conferenza stampa anche rappresentanti istituzionali e della segreteria regionale del partito. E’ intervenuto anche il capogruppo in Consiglio regionale Silvio Paolucci: “L’evidenza che Marsilio sia stato catapultato e che la sua Giunta da ferma è diventata persino immobile è diventata oramai un giudizio generalizzato”.
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