Il Senatore e Tesoriere nazionale del Partito Democratico Michele Fina esprime la propria preoccupazione e il proprio dissenso riguardo al decreto legge energia.
“Non posso non denunciare nuovamente la prassi ricorrente di “fuga dal Parlamento” da parte del Governo – sostiene Fina. – C’è una totale mancanza di dialogo e ascolto soprattutto per un tema così cruciale come l’energia. Qui in Senato ma discussione è inutile, di commento di un decreto impermeabile alle proposte emendative sia dell’opposizione che della maggioranza, la mia solidarietà va quindi ai colleghi di Fratelli d’Italia affetti da sindrome di Stoccolma ed espropriati di fatto dalla Vice Ministra Gava nel modificare gli emendamenti”.
Il Senatore Fina evidenzia, inoltre, la mancanza di misure concrete per le energie rinnovabili e la trascuratezza verso le politiche industriali necessarie per affrontare la transizione energetica. “Quale direzione per l’energia? Ovunque. Quale strategia? Tutte. Quindi nessuna. Dunque, non c’è nulla per la transizione ecologica e la bocciatura dell’emendamento per il rifinanziamento del Fondo italiano per il clima e la proposta del Governo, poi ritirata, di una tassa per i nuovi impianti rinnovabili, la dicono lunga su un esecutivo contro la transizione verde del Paese. Ha ragione Mattarella, siamo in ritardo nella lotta ai cambiamenti climatici”.
Sono, inoltre, da evidenziare anche la mancanza di interesse del Governo per famiglie e imprese nel mercato tutelato, ignorando le rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici dei contact center del mercato tutelato, nonchè le previsioni normative in materia di deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.
“Esprimo infine preoccupazione per la gestione degli aiuti alle zone alluvionate dell’Emilia Romagna. Da amministratore locale che ha vissuto calamità naturali e distruzione del proprio territorio posso dire che il governo manca di serietà. I provvedimenti di risposta alle emergenze cambiano volta per volta. Serve un Codice della Ricostruzione”. Conclude il senatore Fina.
Roma, 30/01/2024
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