“Condividiamo e sottoscriviamo le preoccupazioni del dottor Alessandro Grimaldi, presidente regionale dell’Anaao”: lo dichiara Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese e candidato al Senato.
“Il progetto dell’autonomia differenziata – prosegue Fina – è quanto di più lontano ci possa essere dai nostri programmi, perché mette in pericolo la coesione territoriale del Paese, l’uniformità dei diritti, e rischia – vista anche la vaghezza giustamente denunciata da Grimaldi – di far retrocedere la sanità pubblica del Sud, e quindi anche dell’Abruzzo. L’approccio dell’autonomia differenziata, che fa il paio con la flat tax, è ingannevole e dannoso. Che chi abbia di più concorra maggiormente a beneficio di chi sta peggio è per noi un principio irrinunciabile, vale per le persone e per i territori, vale ancora di più per la salute. Le destre la pensano evidentemente alla maniera opposta. L’autonomia differenziata in salsa centrodestra è infatti quella che è stata approvata in un referendum promosso dalla Lega in Veneto e che prevede in modo molto chiaro il trasferimento di risorse dallo Stato alla Regione in una lista la più ampia possibile di materie, un trasferimento che non può che essere condotto a danno dell’intero Paese e quindi dei territori più deboli, e il mantenimento della quasi totalità delle risorse fiscali nella regione, in una secessione di fatto del Paese”.
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