Le caratteristiche che fanno un buon leader politico. Se ne è discusso nel 67esimo incontro della rubrica “Dialoghi, la domenica con un libro”, curata da Michele Fina. Ospite Luciano Violante, Presidente emerito della Camera dei deputati e Presidente della Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine, autore del libro su cui è stato incentrato il dialogo: “Insegna Creonte. Tre errori nell’esercizio del potere” (Il Mulino).
Fina l’ha definito “un libro di educazione politica, di esempi, di aneddoti, vicende storiche intorno a principi e caratteristiche dei leader politici. Dovrebbero avere conoscenza, rispetto e coraggio. Inizia e finisce intorno alla centralità dell’errore: il sapere per tempo che ci si può trovare è molto importante. Poi il politico deve essere sempre attento, studiare per sapere ascoltare, capace di affidabilità e di resilienza. Risponde sempre a dei risultati”. Importante poi, ha sintetizzato Fina dal libro, “l’equilibrio tra persuasione e comando e tra la volontà individuale e la volontà collettiva”.
Violante ha spiegato che il libro “prende spunto da una tragedia scritta 2500 anni fa che parla di un potere che si autodistrugge per arroganza. L’errore è al centro del libro perché la politica è fatta di decisioni quotidiane e chi decide non può che incapparvi, è una costante: è interessante capire se chi sbaglia si corregge. Creonte difende male le sue ragioni, questo accade spesso in politica. Non basta avere ragione, bisogna anche esercitare bene le proprie ragioni”. L’autore ha parlato di alcune delle caratteristiche dei leader politici che emergono dal suo lavoro: “Bisogna sapere e conoscere ma anche gestire la propria conoscenza. Ho visto personalità di grande peso in difficoltà perché non avevano colto l’importanza di avere un atteggiamento più disponibile ad essere uguali agli altri, e questo in politica è fondamentale. Quando il leader fa un discorso fa una narrazione in cui protagoniste sono le persone che si hanno di fronte, ci si riesce analizzando le vicende nella loro profondità. In politica bisogna sapere parlare con i propri avversari e circondarsi di persone esperte, decidere sulla base dei dati forniti. Più si andrà avanti più ci sarà bisogno di loro”.
Poi, ha proseguito Violante, “la politica è fatta di comportamenti, bisogna trasmettere quelli, non è una questione di nozioni. Il nostro obiettivo deve essere quello di ricostruire comunità politiche, il partito non è un piedistallo ma una comunità di persone unite dagli stessi obiettivi di fondo, da alcuni valori identitari e dalla volontà di misurarsi sul reale per migliorarlo”.
La registrazione del dialogo è disponibile qui
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