“Se la manovra finanziaria era il banco di prova di questo governo e di questa maggioranza, allora c’è da essere molto preoccupati”: lo dichiara il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.

Fina prosegue: “Il disegno è abbastanza nitido, ed è quello che imposta una strategia che punta ad ignorare e punire la povertà e le fragilità sociali e territoriali e ad allargare le diseguaglianze. La deliberata scelta di non investire per la scuola e la sanità ne è un chiaro indicatore, perché ne subiranno le conseguenze i più deboli e le aree del Paese meno attrezzate: il primo passo nel solco di un’autonomia differenziata che vuole dare a chi ha già di più e togliere a chi ha di meno, nella fase storica più difficile, quando le famiglie e le imprese sono alle prese con il caro energia. La cosiddetta flat tax, assieme soprattutto al soffocamento del reddito di cittadinanza senza soluzioni sostitutive, vanno nella stessa direzione di iniquità. A tutto questo si aggiunge lo smantellamento del superbonus e nessuna soluzione reale per i crediti incagliati, con pericolo di fallimento per decine di migliaia di aziende. Non c’è traccia di una strategia per quanto riguarda l’energia, l’urgenza di incentivare la transizione ecologica non viene nemmeno contemplata. La destra mostra il suo volto di sempre, è importante esserne consapevoli una volta per tutte per essere pronti ad un’opposizione determinata, in Parlamento e nel Paese, pronta ad un’alternativa che vada nella direzione esattamente opposta, al fianco delle fasce più deboli della società e dei territori marginali del Paese”.